Quando hai iniziato?
Ho iniziato nel ’95, volevo fare un’attivita sportiva, ma il calcio non mi ha mai attirato, mentre invece le arti marziali mi hanno sempre affascinato. Da un amico che abitava ad Olgiate ho saputo che c’era un corso di karate alla palestra del centro sportivo: li ho conosciuto Maurizio Venturini che teneva il corso, poi Giuseppe Failla, Roberto Riberto e Giovanni Roncalli.
Come erano gli allenamenti quando hai iniziato?
Quando ho iniziato gli allenamenti impegnavano molto dal punto di vista atletico e fisico perché Maurizio seguiva il metodo “originario” di ripetizione continua del gesto: se si allenavano le fondamentali, era per tutta sera senza fermarsi, stessa cosa se si faceva kata.
Allora frequentavo poco perche ero spesso via per lavoro. Rientrato da una trasferta molto lunga, ho trovato il corso che stava chiudendo, allora ci siamo spostati a Merate da Massimo Scandella e li ho visto un altro modo di allenarsi. Massimo e molto tecnico, spiegava molto di piu mentre con Maurizio si agiva molto di piu. Dal punto di vista fisco mi sembrava quasi di riposare.
Che cosa e la perfezione?
Perfezione... io dico che la perfezione e qualcosa di molto lontano, un punto di arrivo: c’e sempre qualcuno molto piu bravo di me, allora cerco di perfezionare la mia tecnica, il mio modo di fare karate. Non ho mai pensato di essere arrivato, c’e sempre molto da imparare. Man mano che vai avanti sia dal punto di vista fisico che mentale scopri che c’e qualcosa d’altro che vorresti raggiungere, perseguire, che vorresti perfezionare. Se pensi al semplice pugno oizuki: lo fai da cintura bianca a... sempre. Ma non e lo stesso. Ad ogni cambio di cintura, di grado, c’e qualcosa che impari, che ti permette di perfezionare questa tecnica che e una della tecniche piu semplici del karate.
Walter, con Giuseppe hai aperto il corso di Calolziocorte. Per voi e sicuramente il raggiungimento di un traguardo ma e anche un punto di partenza di un progetto piu ambizioso. Cosa vedete davanti?
Il primo anno e stato quasi deprimente perché tante volte eravamo piu istruttori che allievi, ma gia adesso siamo di piu. Abbiamo ben 8 allievi! Pero e bello, tanti sono arrivati, alcuni poi hanno lasciato, per adesso vogliamo popolare il corso, poi vedremo.
Ci piacerebbe ampliare il corso anche a qualche adulto, ma l'orario che abbiamo adesso e molto mirato al bambino piccolo.
Una cosa che mi sorprende e che sinceramente non comprendo ancora fino in fondo e come un bambino di quell’eta possa resistere a degli allenamenti “strani”. Ad un bambino piace correre, piace giocare, piace fare cose… invece rimane a fare quattro pugni e quattro parate, anche se non possono ancora capire cosa c’e dietro, eppure continuano.
Per intenderci, stiamo ancora lottando sul gedan barai sinistro: ragazzi la sinistra e questa!
Il karate e utile fuori dalla palestra?
A me e servito. Da ragazzo, quando ho iniziato a fare karate ero timido, a volte anche insicuro. Il M° Colombo ci insegna che karate e arte marziale, e una difesa da qualcuno che ti aggredisce. Quindi quando affronti un combattimento, chiunque tu abbia dall’altra parte, la tua risposta non puo essere titubande: o sei sicuro o te ne vai. La prima cosa e salvaguardare la tua incolumita.
E' fondamentale avere sicurezza dei propri mezzi e riuscire a interpretare la situazione che si presenta: se pensi di potercela fare bene, se no meglio andarsene. Non val la pena rischiare.
Riportato nella vita di tutti giorni, talvolta si presentano decisioni ad esempio professionali, in cui riesci essere magari piu staccato e dire “facciamo cosi” oppure piuttosto “lasciamo perdere”.
Invece karate come autodifesa, nel senso affrontare un pericolo, non mi e mai servito, non sono mai arrivato allo scontro fisico. Di certo quando hai una situazione in cui non sei tranquillo, magari uno sguardo dritto negli occhi e una dimostrazione di tranquillita e sicurezza al posto di un atteggiamento di paura puo aiutare.
Ma la domanda che mi pongo sempre e: se dovessi arrivare allo scontro fisico, cosa saprei fare? Non lo so, non ho una risposta.
Un consiglio per chi sta iniziando karate.
Non sentitevi criticati quando in palestra vi si dice un difetto: nessuno pensa che qualcun altro sia inadeguato.