Stage Aggiornamento Tecnici - Salsomaggiore 30 Aprile 1° Maggio 2016 |
Si e svolto sabato 30 aprile e domenica 1 maggio a Salsomaggiore Terme (PR), al Palasport di Via La Malfa, lo stage di aggiornamento per i Tecnici FIKTA (Federazione Italiana Karate Tradizionale e Discipline Affini). Moltissimi i maestri e gli istruttori che hanno partecipato alle lezioni tenute dal M° Hiroshi Shirai, caposcuola FIKTA, dal M° Seiji Nishimura, e dal M° Mitsutaka Koso, monaco buddhista, che dal 2006 interviene agli stage italiani di aggiornamento. Il M° Shirai ha approfondito lo studio del bunkai dei 5 kata heian, del Tekki shodan e del Kanku-Dai. Una sequenza di applicazioni dei kata tradizionali, eseguite con massima forza e concentrazione sia omote (diritto) che ura (contrario), allo scopo di ricercare l'efficacia della tecnica. L’allenamento risulta cosi tecnicamente completo, e se effettuato con la massima convinzione facilita l'acquisizione delle tecniche, che potranno essere usate in modo naturale nella realta. Il bunkai dei kata e stato prima eseguito in modo guidato da alcuni tra i migliori tecnici e atleti della Federazione, poi ripetuto da tutti i partecipanti allo stage. L'allenamento del M° Nishimura, classe 1956, campione mondiale di kumite, allenatore della Nazionale Giapponese e special coach della Nazionale USA, e esordito in modo sorprendente. Gli esercizi di riscaldamento, svolti in coppia, sono stati divertenti ma non per questo meno impegnativi, ricordo indelebile che il miglior modo per imparare, a tutte le eta, e... giocare con qualcuno. Si gioca pero seriamente, applicando sequenze di combattimento via via piu complesse, dove la velocita, la destrezza e la strategia con la presenza di spirito sono espressioni di uno studio metodico e attento che utilizza con la stessa naturalezza le tecniche piu tradizionali di pugno e di calcio assieme a contrattacchi brucianti, proiezioni inattese, leve, schivate e squilibri. In evidenza la ricerca della posizione dei piedi, della spinta, del potenziamento dei muscoli del polpaccio e della consapevole collocazione del baricentro associata allo studio dei tempi e delle intenzioni dell'avversario, che va tenuto costantemente sotto pressione, con il fisico e con la mente. Poiché a breve si decidera sulla presenza del karate ai Giochi Olimpici del 2020, il M° Nishimura invitava i tecnici a pensare specialmente ai propri allievi che tra 4 anni potrebbero vivere un'esperienza mondiale, straordinaria dal punto di vista umano e invitandoli ad allenarsi e allenare i propri allievi, tenendo sempre presente il regolamento di gara. La lezione tenuta dal Maestro Koso ha riguardato un lato dell'insegnamento del karate-do che rischia di passare in secondo piano quando si parla di tecnica, ma che ne costituisce un profilo essenziale: il cuore (kokoro). Fare le cose con il cuore significa innanzitutto, fare le cose sul serio, con impegno e con rispetto. Ed e sempre con il cuore che si crea il legame tra le persone, forza potente per il miglioramento. Allenarsi con uno sconosciuto e diverso da allenarsi con lo sconosciuto a cui si e rivolta la parola anche solo per chiedere il nome e il grado… E il cuore del maestro? E quello che insegna in modo trasparente, che lascia qualcosa oltre la tecnica, che fa qualcosa per gli altri e non solo per sé. Non e semplice mettere in pratica un simile insegnamento, in un mondo che ragiona normalmente per interesse e tende a valutare tutto secondo il valore economico. Lo “shin-gi-tai”, il legame mente-tecnica-corpo, proprio degli insegnamenti nel dojo, dovrebbe essere portato anche nella vita “fuori dal dojo” e costituire un elemento di armonia. A chiusura degli incontri, il Presidente della FIKTA, Gabriele Achilli, ha esortato maestri e istruttori a prestare particolare attenzione ai giovani allievi, che rappresentano il futuro, e non solo quello della nostra Federazione. Il karate-do si pratica tutta la vita... ed e stato bello assistere alla consegna dei diplomi ai praticanti over 75! |
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