Quando hai iniziato?
Ho cominiciato nell’85-86 a 8 anni. Prima facevo atletica con amici piu grandi, perche ero alto e mi piaceva correre. Dopo qualche mese qualcuno dei piu piccoli, che giocavano di piu e correvano di meno, ha detto all'allenatore: “quello ha la nostra eta!”. Allora mi hanno messo nel gruppo dei piu piccoli ed ho smesso di andare. Ero un bambino un po’ nervoso, per questo mio padre si e interessato al karate e alle arti marziali. Fortuna vuole che a Concorezzo ci fosse il M° Severino. Ho trovato subito la mia dimensione, il clima e il momento di quelle ore era unico e, pur bambini, si facevano le cose seriamente.
Da allora fino ad adesso, dal saluto iniziale al saluto finale, mi sara successo 3 volte che la mia testa andasse altrove perche in quel momento mi ritaglio un tempo unico - il Maestro e in grado di creare questo clima particolare.
Fare agonismo e stato un passo naturale del percorso. Ho fatto l’ultimo campionato italiano a 29 anni, e fino li mi sono allenato tutti i giorni. Dopo mi sono trasferito a Bergamo, mi sono sposato e ho avuto due bimbe, sono pendolare per lavoro tra Bergamo-Milano e purtroppo ho perso un po’ il contatto. Ognuno si crea la sua vita, io me la creo complicata. Vado avanti perche quel momento in palestra a me serve, vorrei avere piu ore!
Dopo l’educazione che ho ricevuto dai miei, c’e quella che ho ricevuto dal Maestro. Il modo di fare, di andare per la mia strada senza andare a braccetto con nessuno. Uno impara in casa sua e anche negli ambienti che frequenta: io sono stato tanto con lui, sicuramente il suo taglio c’e.
Cos'e l'agonismo nel karate?
Fare agonismo vuol dire affrontare momenti duri, momenti tosti. La capacita del Maestro e quella di portarti al limite e di insegnarti comunque karate.
Quello che ti resta dopo una simile esperienza e la crescita. Pensando agli anni di agonismo non mi metto a contare le medaglie, ma vedo l'esperienza fatta che torna in aspetti nella vita quotidiana: ad esempio quando si hanno momenti di stress sul lavoro, l’aver gestito momenti di stress agonistico aiuta molto.
E' sempre stato chiaro a chi frequenta questa scuola che finita la gara o il periodo delle gare ci sono tante altre cose da continuare a studiare. Quindi io non ho mai pensato che finita la gara fosse finita la mia epoca nel karate.
Cos'e il Maestro?
Tra tanti che arrivano, quanti hanno capito l’importanza del Maestro? Un entita “superiore” rispetto a te, e sempre presente e ti insegna, ti fa crescere. E' preziosissimo.
Hai un suggerimento per chi inizia?
Il karate non e per chi ama una posizione di comfort e per quelli che non amano nella vita mettersi in gioco. Sia in famiglia, sul lavoro, nella riunione condominiale. Non e per gli apatici. Ti devi mettere in gioco. C’e la ricerca della perfezione. Se penso al calcio amatoriale, se non sono bravo a giocare di testa, sto in difesa, tiro due scarpate; invece nel karate devi giocare di testa, difendere, e magari fare anche il portiere e panchinaro. Perche capita anche quello. E’ una filosofia di vita.